PER ZETA ZETA E' L'INNO A ROMA... RICORDI CHE NON PASSANO... IN SICILIA NEGLI ANNI '60 E '70... VENIVA CANTATO DA QUELLA GIOVENTU' GAGLIARDA CHE COMBATTE' NELLE TRINCEE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITA' DURANTE LA CONTESTAZIONE E GLI ANNI DI PIOMBO... ZETA ZETA C'ERA... 1973, UNIVERSITA' DI PALERMO...NE PORTA LE CICATRICI... SI ERA GIOVANI... IL SANGUE SCORREVA VELOCE NELLE VENE... SANGUE VERMIGLIO... NON ANNACQUATO... NON COME QUELLO DEI GIORNI ATTUALI... ALLORA C'ERANO DEGLI SPIRAGLI... DELLE POSSIBILITA'... L'ALTA FINANZA E LE BANCHE INTERNAZIONALI ANCORA NON AVEVANO TUTTO SOTTO CONTROLLO... ANCHE I POLITICI DELLA COSIDDETTA "DESTRA"...
RITORNANDO ALL'INNO...
TUTTI I VERI ITALIANI DOVREBBERO CONOSCERLO, E' LA NOSTRA RADICE...
ANCHE CERTI MOVIMENTI POLITICI DELLA DESTRA NON PARLAMENTARE FAREBBERO BENE A CANTARLO... GLI INNI, COME "IL CARA AL SOL", DELLA TRADIZIONE SPAGNOLA VANNO BENE PER GLI SPAGNOLI ... E POI DIVIDONO... COME DIVIDONO CERTI CANTI NOSTALGICI COPIATI E RIMANEGGIATI MOLTI DECENNI FA MA CHE FACEVANO PARTE, MOLTI NON NE SONO A CONOSCENZA, DEI CANTI DEI REPARTI ARDITI DELLA GRANDE GUERRA...
L'INNO A ROMA, POTREBBE ESSERE QUESTO L'INNO CHE UNISCE TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTA' CHE ANCORA E TENACEMENTE STANNO IN PIEDI IN MEZZO ALLE ROVINE... ANCHE QUELLI CHE HANNO SCELTO L'APOLITIA, PERCHE' NON CI SONO, IN QUESTO ATTUALE MOMENTO, ALTERNATIVE...
L'APOLITIA,QUELLA DEL BARONE JULIUS EVOLA...
IL MITE L'HA FATTA PROPRIA... ANCHE SE QUALCHE VOLTA SOPRASSIEDE... MA PER FAVORE NON TIRATELO MAI PER IL SUO SAIO...
IMPARATELO, E' QUESTO L'INNO CHE VA CANTATO IN FACCIA AL MONDO VILE...
LORO, I POLITICI, CANTANO SEMPRE IL "FRATELLI D'ITALIA"... PER LE CELEBRAZIONI DELL'UNITA' D'ITALIA I SINISTRI LO CANTAVANO ANCHE A COLAZIONE... IL BUFFONE BENIGNI ANDAVA A CAVALLO SVENTOLANDO IL TRICOLORE... TUTTA LA MESSINSCENA BEN PAGATA DAL CONTRIBUENTE ITALICO...
I POST COMUNISTI ROSSI-ROSA -ROSELLA SI SONO IMPOSSESSATI ANCHE DEL TRICOLORE E DELL'INNO NAZIONALE... FU TUTTA UNA GARA DI CANTO CON I LORO COLLEGHI DEI BANCHI DEL CENTRO-DESTRA, QUELLI ALL'OMBRA DEL TRICOLORE... MEGLIO DIRE SOLO ALL'OMBRA DEL DIO DENARO... ANCHE LORO...
ZETA ZETA PENSA CHE SIA IL MOMENTO DI SOSTITUIRLO.... ORMAI LO CANTANO I DESTRI-SINISTRI... I LADRI-IPOCRITI-CIALTRONI SI METTONO IN PIEDI , FACCIA MESTA E MANO SUL CUORE... ORMAI E' IL LORO INNO... L'INNO DI QUELLI CHE HANNO DISTRUTTO L'ITALIA E L'HANNO FATTA INVADERE DALLE ORDE AFRICANE... E ANCHE DI QUEL VECCHIO SIGNORE ELEGANTE, EX PRESIDENTE DELL'ITALIA, CHE CONOSCEVA TUTTI I CARRI ARMATI DELL'ARMATA ROSSA... NE CONOSCEVA PURE LE TARGHE DI QUELLI CHE ENTRARONO A BUDAPEST, CON LA STELLA ROSSA ... MA CHE BRAVO CHE FU... PASSO' DA "AVANTI POPOLO, BANDIERA ROSSA" A "FRATELLI D'ITALIA" IN SALSA TRICOLORE... IL PIU' ALTO SEGGIO "VALEVA PURE UNA MESSA"... CHE BRAVA PERSONA CHE FU GIORGIO NAPOLITANO... UNA PERSONA DISCRETA CHE AMAVA L'INTERNAZIONALE, BELLA CIAO E FRATELLI D'ITALIA...
CHE L'INNO A ROMA SIA IL NUOVO INNO DI UNA RINNOVATA ITALIA CHE RITROVI LE SUE VERE RADICI, QUELLE CHE AFFONDANO NELL'ANTICA ROMA... E CHE UN NUOVO MARCO AURELIO IL SAGGIO SIA IL SUO "PRESIDENTE"...
VALE!
COSI' PARLO' ZETA ZETA
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PER LA MUSICA ANDATE SU YOUTUBE PER EVITARE DI PERSONALIZZARE ANCHE QUESTO INNO... LA VERSIONE E' SUONATA DALLA BANDA DELL'ESERCITO:
https://www.youtube.com/watch?v=dAU86ay27xM
O ANCHE:
https://www.youtube.com/watch?v=bF-V02HdaXg&feature=youtu.be
Inno a Roma
Roma divina, a Te sul Campidoglio
dove eterno verdeggia il sacro alloro
a Te nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
il Sol che nasce sulla nuova storia;
fulgida in arme, all'ultimo orizzonte
sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
e la pace del mondo oggi è latina:
il tricolore canta sul cantiere,
su l'officina.
Madre che doni ai popoli la legge
eterna e pura come il Sol che nasce,
benedici l'aratro antico e il gregge
folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Questo Carmen saeculare ( DI ORAZIO FLACCO QUINTO) da cui nel secolo scorso fu tratto un testo che fu musicato nientemeno che da Giacomo Puccini tre anni prima dell'avvento del Fascismo, divenne un Inno a Roma: quel "Sole che sorgi" che forse qualche anziano ricorderà e che è certamente più bello e toccante di certi inni nazionali musicalmente mediocri.
sI ripropongono qui le parole di Fausto Salvatori, ispirate al testo di Orazio e anch'esse anteriori al 1922...
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| l'imperatore Marco Aurelio che saluta con la mano aperta e l'indice indicante |
